Perchè lo Yoga è una Darsana?

Darsana è un termine sanscrito che significa visione, interpretazione e con questo termine facciamo riferimento alle scuole di pensiero ed interpretazione della realtà che si svilupparono a partire dal IV secolo a.C fino al IV secolo d.C, dopo le verità assolute rivelate dai VEDA. Quindi, mi raccomando, prima di procedere con la lettura e l’ascolto di questo podcast, assicurati di aver ascoltato il mio precedente audio su Cosa sono i Veda?.

Le prime darsana che sono 6, sono dette ORTODOSSE perché accettano le autorità dei VEDA, mentre le successive, che si svilupparono più tardi sono dette ETERODOSSE poiché non riconoscono i VEDA come fonte autorevole: un esempio di darsana eteroddossa è il buddismo.

Queste interpretazioni, visioni della realtà (per estensione possiamo indicarle anche come filosofie) cercano essenzialmente – oltre a un metodo per interpretare le verità assolute diffuse dai VEDA – di risponde ai tre quesiti esistenziali dell’uomo e cioè:

1. Chi sono io? Qual è la natura del mio vero Sé?

2. Perché soffro?

3. Come posso liberarmi dalla sofferenza?

Le 6 darsana più antiche, hanno ognuna un suo saggio di riferimento e sono:

1. Il Samkhya di Kapila;

2. Lo Yoga di Patanjali;

3. Il Vaisheshika di Kanada;

4. Il Nyaya di Gautama;

5. Il Purva-mimansa di Jaimini;

6. L’Uttara-mimamsa di Vyasa.

Generalmente vengono analizzate a coppie perché si influenzano reciprocamente ecco perché a volte senti parlare del sistema e della filosofia del “SamKhya-Yoga” oppure del sistema “Nyaya-Vaisheshika”, mentre le ultime due darsena si soffermano rispettivamente sull’interpretazione della prima parte e l’ultima dei VEDA. 

Brevemente ti posso schematizzare qui il carattere di ogni darsena in questo modo:

1. Samkhya: filosofia metafisica

2. Yoga: filosofia esperienziale e di ascesi

3. Vaisheshika: fisica atomistica

4. Nyaya: logica

5. Purva-mimansa : analisi della parte più antica dei VEDA dedicata al rituale.

6. Uttara-mimamsa: analisi sulla parte finale dei VEDA legata agli aspetti conoscenza.

Ma ovviamente questo è solo uno schema di sintesi per permetterti di avere le idee chiare sulle sei darsena, va da se che ognuna meriterebbe giorni e giorni di studio e approfondimento.

Tra queste 6 darsana, come ti spiego nel podcast, in quanto praticanti di yoga, dovremmo almeno avere un’idea più chiara rispetto alla prime due e cioè il Samkhya del saggio Kapila e ovviamente lo Yoga di Patanjali.

Quella del Samkhya è una filosofia scientifica che cerca di spiegare la creazione dell’universo poiché attraverso questa spiegazione è possibile trovare la liberazione dal dolore.

Kapila ci dà addirittura l’esatto numero di elementi e componenti (i TATTVA), necessari alla creazione e dopo questa lunga enumerazione (Samkhya infatti significa enumerare, contare) afferma che alla base di tutto ci sono due principi eterni che sono: la MATERIA INCONSCIA (PRAKRITI) e l’ENERGIA CONSCIA (PURUSA). Tutto ciò che vedi intorno a te è MATERIA INCOSCIA che si palesa grazie al costante equilibrio tra le tre qualità insite nella materia stessa che sono SATTVA (purezza), RAJAS (attività) e TAMAS (inerzia). E’ grazie alla relazione tra ENERGIA e MATERIA che ha luogo la creazione: e se tu – con un sforzo cognitivo – riesci a discriminare PURUSA da PRAKRITI, allora trovi la liberazione.

Quindi quello che ci chiede Kapila è sostanzialmente di capire e discernere.

Ma fortunatamente per noi, a darci una via più pratica a questo sforzo forse troppo cognitivo che ci suggerisce Kapila, arriva Patanjali con i suoi Yoga Sutra e una darsena molto più esperienziale.

Patanjali infatti è come se volesse dirci: va bene capire la differenza tra PURUSA e PRAKRITI, ma tu per trovare realmente la liberazione della sofferenza hai una via molto pratica. Questa via consiste nella messa in atto costante e disciplinata di una serie di PRINCIPI e particolari TECNICHE (Yama, nyama, Asana, Pranayama, Prathyara, Dharana, Dhyana, Samadhi) che possono portarti alla vera liberazione della sofferenza. Questo insieme di tecniche e principi è appunto lo YOGA che è sia il mezzo ma anche il fine, perché è attraverso lo Yoga che puoi raggiungere la liberazione dalla sofferenza che a sua volta è unione (YOGA appunto) tra coscienza individuale (JIVATMAN) e coscienza universale (PARAMATMAN).

E inoltre questo insieme di principi e tecniche ti porteranno a capire che la conoscenza che cerchi non è esterna ma dentro di te è semplicemente necessario togliere, levare via tutte le impurità che non permettono all’ATMAN di rivelarsi.

Approfondimenti:

Qui di seguito ti lascio un link dove puoi approfondire le successive due darsena: https://bit.ly/3O5Mnix

Mentre qui trovi una panoramica più approfondita su tutte e sei le darsena antiche: https://bit.ly/42SV7wy

Un libro per il SamKhya-Yoga che posso suggerirti è questo: https://amzn.to/3W8k6tx

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