Quando è nato lo Yoga?

Questa domanda può sembrare semplice ma la risposta non è altrettanto semplice.

Come ti spiego nel mio podcast Quando è nato lo Yoga? una prima risposta generica può essere sicuramente la seguente: “Lo yoga nacque nell’India settentrionale (nord-ovest dell’India per l’esattezza) più di 5000 anni fa.”

Tuttavia per dare una risposta più chiara ed esaustiva è utile suddividere la concezione, la pratica e lo sviluppo dello yoga in quattro epoche principali:

1. Periodo dello YOGA PRE-CLASSICO dal 2000 a.C. fino al 100 d.C

2. Periodo dello YOGA CLASSICO dal 200 a.C. fino al 200 d.C

3. Periodo dello YOGA POST-CLASSICO dall’800 fino al 1800

4. Periodo dello YOGA MODERNO dalla fine del 1800 a tutto il 1900

Il primo definito come il periodo dello YOGA PRE-CLASSICO, che va dal 2000 a.C. fino al 100 d.C. è veramente il periodo in cui troviamo le prime tracce dello Yoga. Risalgono a quest’epoca alcune statuette – ritrovate nell’attuale ragione del Pakistan – di Shiva e Parvati sedute in meditazione nellaposizione del loto. Inoltre si è accertato oramai come proprio in questo periodo, in alcune aree della valle dell’indo, era attiva la civiltà matriarcale degli Harappei, poi scomparsa, già dedita a delle forme di Tantra Yoga.
Ma sopratutto, sono proprio di questo periodo, la nascita e la compilazione della più grande opera enciclopedica indiana i VEDA (2000 a.C. – 1100 a.C) in cui compare per la prima volta la parola YOGA, intesa piuttosto come “YUGA” e cioè il giuco attraverso cui si era soliti attaccare i cavalli e/o i buoi al carro. In questa accezione il significato originario di yoga sembra proprio essere quello di aggiogare, controllare CORPO, MENTE e SENSI (paragonati a cavalli ribelli, appunto) con l’arte dello YOGA. Sempre a questo vasto periodo risalgono anche le UPANISHAD (800 a.C. – 500 a. C.) – di cui per saperne di più puoi ascoltare il mio podcast “Cosa sono le Upanishad?” dove compaiono i concetti di ATMAN (anima), BRAHAMAN (assoluto), mondo oggettivo, MAYA, PRANA, ENERGIA VITALE, NADI: insomma le basi filosofiche del VEDANTA e dello Yoga tutto.
Rientra nel periodo pre-classico anche la compilazione del MAHABHARATA, uno dei più grandi poemi epici indiani, in cui nella parte relativa alla BAGHAVAGITA  (300 a.C. – 100  d. C), si narrano le vicende del guerriero Arjuna e vengono esposte le tre vie dello yoga: KARMA YOGA, yoga dell’azione; BHAKTI YOGA, yoga della devozione e JNANA YOGA, lo yoga della conoscenza.

Nel secondo periodo quello dello YOGA CLASSICO, che va dal 200 a.C. fino al 100 d.C. compare invece la “Bibbia dello Yoga”, gli YOGA SUTRA di Patanjali. Nel mio podcast “Che cosa sono gli Yoga Sutra?” puoi assolutamente approfondire e capire meglio perché quest’opera é cosi importante tanto da determinare un intero periodo di sviluppo e concezione dello yoga. Ti basterà in questa sede, mettere a fuoco, che è proprio a partire dagli Yoga Sutra di Patanjali, che lo yoga diventa una vera e proprio darsena cioè uno dei sei sistemi di pensiero e interpretazione della filosofia indiana.

Nel terzo periodo quello dello YOGA POST-CLASSICO (dall’800 fino al 1800) s ilasciano un pò da parte le speculazioni di tipo più filosofico, per tornare a dare importanza al corpo fisico, inteso come mezzo per raggiungere la libertà, l’empancipazione. E’ in questo periodo che lo yoga comincia a somigliare allo yoga che pratichiamo attualmente e che compaiono negli scritti di riferimento le descrizioni delle prime asana, anche se le differenze con il “nostro yoga attuale” sono ancora molto profonde. Tra i 3 scritti più importanti che appartengono a questo periodo è necessario nominare e ricordare:
1. L’ Hatha Yoga Pradipika composta nel 1350 da Yogi Svatmarama
2. La Gheranda Samitha composta nel 1650 e attribuita al maestro Gheranda
3. La Shiva Samitha nel 1800 da autore sconosciuto

Anche se in questi scritti lo yoga, come detto, comincia ad assomigliare al nostro yoga contemporaneo e compaiono le prime descrizioni delle asana, solo la Gheranda Samitha è il testo in cui si descrivono più di 30 asana (34 per l’esattezza), mentre nell’Haha Yoga Pradipika ne vengono descritte 15 (di cui 11 preparatorie e 4 vere e proprie asana) e nella Shiva Samitha addirittura solo 4.

Dalla fine del 1800 al 1900 tutto arriva quindi il periodo dello YOGA MODERNO dove si affacciano maestri a noi tutti più noti, che hanno continuato a portare il loro contributo alla pratica e al sistema filosofico dello yoga, tra cui: Krishnamacharya, Swami Sivananda, Iyengar, Desikachar, Patabi Jois e tanti altri.

In conclusione ti invito semplicemente, come più volte faccio anche nel podcast, a fare questa riflessione. Se le origini dello yoga possono ascriversi nell’India settentrionale del 2000 a.C. e il Buddha nacque intorno al 560 a.C. sempre nell’India Settentrionale, va da se vome il Buddha steso nacque in un ambiente che era già di per se ricco e pregno della cultura e filosofia indiana e si capisce allora perché spesso esistono e coesistono nello yoga anche tecniche e pratiche codificate dal Buddha.

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