Spesso pratichiamo yoga affidandoci ad occhi chiusi a ciò che ci indica di fare un insegnante: ma se invece per una volta provassi tu a capire quali asana sono più giusti per te in questa stagione?
Vediamo insieme come si fa!
L’autunno è per antonomasia quella stagione di passaggio che più di altre ci porta di colpo ad una maggiore dimensione introspettiva, facendoci sentire a volte il peso di questa dinamica dentro di noi, attraverso sentimenti ed emozioni che in prima istanza percepiamo come di malinconia, solitudine, tristezza o nostalgia.
In realtà è proprio cosi: anche se non c’è una ragione apparente, in autunno quasi tutti, bene o male, siamo in preda a questo tipo di sensazioni e la dove la logica o il nostro ragionare non ci viene in aiuto, saperi più antichi e millenari, come quello della medicina tradizionale cinese possono offrirci non solo risposte più strutturate e approfondite, ma anche chiare soluzioni e pratiche da seguire per riportare tutto al suo giusto equilibrio.
Per la medicina tradizionale cinese infatti ad ogni stagione corrisponde un elemento e per l’autunno l’elemento associato è il METALLO. In Ayurveda, che potremmo definire in un certo senso come la scienza medica parallela a quella cinese, il METALLO non è un elemento che viene contemplato: ma proprio per questo le cose si fanno ancora più interessanti!
Se in Ayurveda l’elemento associato all’autunno è VAYU, cioè l’ARIA e il dosha più colpito è VATA, significa che al nostro interno un eccesso di questo elemento potrà causare problemi di secchezza della pelle, digestione difficile, presenza di aria nell’intestino, problemi di sonno, irrequietezza, nervosismo.
Stessi identici squilibri vengono indicati in questa stagione anche dalla medicina tradizionale cinese, dove però l’elemento dominante è appunto il METALLO. Secondo la MTC il metallo è quel materiale che ha il processo alchemico più elaborato rispetto a tutti gli altri, si trasforma, si estende, si contrae, ricerca la forma, la perfezione. E in Autunno anche noi siamo più ricettivi e aperti a questo processo di trasformazione, liberazione e aspirazione verso la nostra vera essenza.
Fisicamente i due organi principali che ci aiutano a realizzare questa trasformazione e comunicano letteralmente tra interno-esterno sono POLMONI e l’INTESTINO CRASSO con i loro rispettivi canali energetici o meglio meridiani (nadi in ayurveda) attraverso i quali scorre la nostra energia vitale.
Quando l’energia vitale scorre liberamente, avviene un naturale mantenimento dello stato di salute; al contrario un fluire di energia in modo eccessivo oppure in deficit o bloccato, può generare disfunzioni e malattie, non solo fisiche, ma anche nervose o di carattere emotivo o psichico.
Il polmone e il suo meridiano ricevono dall’esterno l’energia, attraverso l’atto respiratorio, l’intestino crasso (Colon) favorisce a sua volta la funzione del polmone: secerne ed espelle, aiutandoci a “lasciare andare, mandare fuori”.
Quindi “dall’esterno” quello che possiamo fare senza alcuna controindicazione di sorta ma anzi anche con una certa costanza è capire dove passano esattamente i meridiani di questi due organi ed “aprirli”, “allungarli” con delle posizioni ad hoc.
Il meridiano del polmone, definito anche “maestro dell’energia” origina all’interno dell’addome sopra l’ombelico e scende all’interno del crasso, da dove risale attraverso il diaframma, unendosi allo stomaco. Prosegue poi verso l’alto e attraversa i lobi polmonari fino alla gola, dove riemerge all’altezza della spalla anteriore sotto alla clavicola. Da qui scende lungo il braccio, passa il polso e raggiunge il lato esterno del pollice per terminare sulla punta del dito stesso. Un ramo minore si stacca all’altezza del polso e termina sulla punta dell’indice, dove intercetta il meridiano dell’intestino crasso.
Il meridiano del crasso a sua volta inizia proprio sulla punta dell’indice e si estende alla parte superiore della spalla seguendo il lato esterno del braccio e della colonna vertebrale attraverso le scapole. Qui si dirama, conducendo da un lato ai polmoni, al diaframma e all’intestino crasso; l’altro ramo attraversa la gola e penetra attraverso la parte inferiore della guancia nelle gengive per circondare l’arcata dentale inferiore. Sulla superficie del corpo contorna le labbra superiori per poi risalire al naso e congiungersi al meridiano dello stomaco.

Anche se inizialmente ti potrebbe sembrare tutto un pò complesso, avere precisamente in mente la mappa di questi due meridiani ti aiuterà sicuramente ad essere più consapevole della tua pratica e
a osservare come muoverti per cercare più equilibrio energetico.
Ovviamente all’inizio non è facile ed è per questo che nel video correlato a questo video ti propongo anche una serie di esercizi e asana da fare e tenere tutto il tempo che tu riterrai più opportuno per te: il mio consiglio è pero quello non solo di selezionare le tue posizioni top da praticare sempre almeno una volta ogni due giorni in questo autunno, ma poi piano piano di provare autonomamente a sperimentare qualche posizione che ti possa far sentire nell’atto di allungare e aprire uno o entrambe i meridiani di polmone e intestino crasso!
Dai spazio alla fantasia e immaginati come uno dei primi yogi che non aveva google o youtube per ispirarsi ma solo lo spazio nella sua mente e il suo onesto sentirsi! Provaci e non auto-sabotarti, tutto è possibile!
Buona pratica e buon autunno a tutti!
Namastè!